Ikea hack what? Probabilmente lo avrete già fatto, ignari che si trattasse proprio di un Ikea hack. Di cosa stiamo parlando? In parole semplici, e italiane, della modifica di un prodotto Ikea.

Significato di Ikea Hack: cos’è?
Letteralmente, il verbo inglese “to hack” si traduce in “fare a pezzi, modificare rozzamente“. In italiano da decenni usiamo correntemente nel gergo informatico la sua accezione negativa che si declina in hackerare siti web, hackers, hackeraggio.
Il termine “to hack” ha però acquisito più recentemente nel gergo colloquiale inglese anche una sfumatura positiva. Si usa per identificare tutti quei trucchetti che velocizzano o semplificano i vari ambiti delle attività quotidiane. In quest’accezione di “idea furba”, abbinato al marchio di arredo del colosso svedese, per Ikea hack si intende una rivisitazione creativa dei mobili Ikea.

Il riutilizzo può portare anche a nuove e inaspettate funzioni del prodotto rispetto a quelle originarie. Per Ikea hack si intende anche un rimontaggio o riassemblaggio che diverge dalle istruzioni della casa madre.

Un aggiornamento con modifiche di accessori, rivestimenti, colori del mobile di partenza, oppure di una vera e propria personalizzazione. O, addirittura, la creazione di qualcosa di totalmente nuovo rispetto al prodotto originario. Tutto questo rientra nella grande famiglia degli Ikea hacks.
3 buoni motivi per hackerare un mobile Ikea
Ma quali sono le ragioni che dovrebbero indurci a modificare un prodotto Ikea?
- Stile. Innanzitutto per questioni estetiche: per evitare di abitare in interni casalinghi copia-incolla, omologati. Per rendere unici i nostri arredi, adattarli al nostro stile, abbinarli al contesto in cui li andiamo ad inserire.
- Funzione. Per questioni di praticità: riadattare un mobile Ikea può essere la soluzione più “furba” per ottimizzare lo spazio, risolvere delle necessità. Anche modificando appunto la funzione pensata in origine da Ikea per i suoi prodotti.
- Rinnovo. Per quanto garantiti 5/10/15/25 anni, in base alla tipologia merceologica, i prodotti Ikea si usurano, si possono rovinare. Anziché liberarcene, possiamo rinnovarli, adattandoli, già che ci siamo, a uno stile più attuale, diverso magari da quello che preferivamo al momento dell’acquisto.

Community di Ikea Hackers
Un hobby che è diventato una tendenza contagiosa, quella di hackerare i mobili Ikea, che ha visto negli anni la crescita di siti web (il primo e più famoso è IkeaHackers.net, nato nel “lontano” 2006 dalla mente della malesiana Jules Yap, che nel 2013 ha pubblicato anche un libro in cui propone una selezione di 25 fra i più riusciti “hackeraggi”), gruppi e profili social (da Facebook a Instagram e Pinterest) dedicati proprio alla condivisione di spunti per interpretare i pezzi democratici, perché da sempre studiati per essere low cost, ma anche iconici, perché attenti al design, di Ikea.

Un proliferare di community online, prevalentemente in lingua inglese, anche se non mancano esempi italianissimi. Come i gruppi Facebook accessibili previa iscrizione: Creare con Ikea, oppure The original ARREDARE e CREARE con IKEA: idee, consigli, trasformazioni, Ikea Hacks per bambini). Il gap linguistico, poi, si supera agilmente, oltre che grazie ai traduttori automatici sempre più affidabili, soprattutto perché sono le immagini, se non i video tutorial, a spiegarsi da soli e rendere le idee immediate e facilmente replicabili.

Di recente, nel Circular Hub di Ikea in Olanda, è stata la stessa multinazionale svedese a promuovere un Ikea hack dall’alto valore creativo. 12 artisti sono stati invitati a trasformare in opere d’arte altrettanti prodotti esposti in vendita nel reparto “occasioni” del negozio. 4 ve le ho riproposte tra i paragrafi e come immagine principale di presentazione di questo articolo.
Esempi di Ikea Hack fai da me
Vi riporto 4 esempi di semplici Ikea hack che ho realizzato io stessa, a casa nostra.
- Il maxi lampadario “jungle”. Questa la mia soluzione per risolvere con un unico elemento di grande impatto scenografico il corridoio di passaggio per la zona notte. Di seguito al link trovate le istruzioni passo passo del tutorial per replicare il progetto di un paralume low cost di taglia XXL di carta increspata in stile esotico incollando delle salviette sul modello Krusning di Ikea.
- Il paravento fai da te. Questa un’altra soluzione che ho studiato per dividere il mio ufficio casalingo dalle altre funzioni della stanza. Progetto economico e veloce realizzato con uno stand basico acquistato su Amazon e quattro tende da finestra di Ikea. Al link di seguito il mio breve tutorial a riguardo.
- La Poäng rivisitata. Chi non la conosce? È uno degli arredi iconici di Ikea. Prodotta da oltre 40 anni, la poltrona è un cult del marchio svedese. Non vogliatemene se considero un Ikea hack il banale gesto di averci appoggiato sopra, come rivestimento per la stagione fredda, un teporoso tappeto di montone 😉 dall’effetto shaggy, cozy. In realtà, nel link all’articolo che vi ho dedicato qui sul blog, approfondisco di più il tema, suggerendovi gli indirizzi web dove potete trovare tanti interessanti tessuti con stampe originali e già confezionati con le misure idonee per rivestire e così rinnovare i vostri arredi Ikea (dalla Poäng ai divani & co.)
- Cambio pomelli scaffale Kallax. Uno dei prodotti Ikea più versatili e anche per questo hackerati è certamente la serie di scaffali con moduli componibili dal design lineare Kallax. Questo è uno degli arredi più datati che possiedo e proviene addirittura dalla mia cameretta, quando ancora abitavo con i miei. Lo usavo come libreria.
Quando sono andata a convivere, all’arrivo del nostro primo figlio, l’ho trasformato, con l’aggiunta delle antine e cassetti già venduti da Ikea, nel suo primo armadio per il corredino.
Quando abbiamo traslocato, un paio d’anni fa, nella nostra nuova casa, sostituendogli i “tristi” pomelli metallici in dotazione con degli altri in legno naturale che ho trovato in un negozio per il fai da te qualsiasi, lo scaffale ha cambiato nuovamente aspetto, per adattarsi meglio al nostro bagno, che ha arredi appunto in frassino, diventando un capiente contenitore per flaconi, dispenser e tutto il necessaire per la toilette quotidiana.
I pomelli in dotazione La sostituzione Kallax “hack”
Esistono delle aziende, come per i tessuti, che si sono specializzate nella produzione di accessori che consentono di personalizzare i mobili Ikea, per cambiare loro i connotati con piedini, pomelli, frontali che renderanno quasi irriconoscibile il prodotto originario. Alcuni esempi:
- Pretty Pegs
- Superfront
- Koak Design (specializzati in cucine)
Spunti per Ikea Hack: i più cercati
Vediamo ora alcuni tra gli Ikea hack più popolari online.
Kura Ikea hacks
- Tra i più gettonati si annovera il lettino per bambini reversibile Kura, per il quale già Ikea fornisce in catalogo delle tende che consentono di ricreare delle ambientazioni (ad esempio in tema dinosauri). Ma è sul web che si scatena la fantasia di genitori e interior stylist, con soluzioni alternative all’insegna di carte da parati, colori, carte adesive, paglia di Vienna. E poi lucine, ghirlande, tende e strutture in compensato per creare castelli, fortezze, case sugli alberi.

Besta Ikea hacks
- Le strutture con elementi componibili Besta sono, dopo lo scaffale Kallax, tra le più modificate. Sono perfette per realizzare mobili bassi contenitivi come credenze originali per il living.

Anche in questo caso, l’utilizzo di colore, rivestimenti grafici per le ante, l’impiego di materiali diversi come la paglia di Vienna, l’applicazione di cornici o la sostituzione dei pomelli possono cambiare completamente l’aspetto del Besta originale.
Malm Ikea hack
- Dopo Kallax e Besta, non potevamo non citare Malm: altra serie cult di Ikea. Una linea studiata per arredare la zona notte, anche se le cassettiere si prestano a tutti gli altri ambienti di casa dove c’è bisogno di spazio per riporre le nostre cose al riparo da polvere e occhi indiscreti.

Anche per Malm il relooking passa attraverso la scelta di ridipingere le ante, attaccarci sopra della carta da parati o adesiva con texture e grafiche accattivanti, applicarci cornici in modo da impreziosire le sue linee altrimenti minimaliste, la scelta di pomelli alternativi, l’aggiunta di piedini.
Vi ho fatto venire voglia di hackerare qualche vostro arredo Ikea o avete già sperimentato anche voi la soddisfazione di rendere più “vostro” un mobile che conta migliaia di esemplari tutti identici sparsi nelle case di mezzo mondo? Fatemelo sapere nei commenti!
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