Nel ricco programma di corsi a cui ci si può iscrivere (previa e-mail agli organizzatori) durante la fiera Abilmente a Vicenza, la mia attenzione è stata subito catturata dal workshop in Ecoprinting tenuto dalla creativa di Viterbo Daniela Spinucci; ho così pensato di condividere questa esperienza con voi ricavandone un interessante tutorial.

“Sono una creativa, le mie passioni sono l’arte e la natura, mi piace utilizzare materiali diversi, nuove tecniche, sperimentare…. dare libero sfogo alla mia fantasia”.
Stampa vegetale fai da te su tessuto
Avevo già appreso in passato, da un interessante articolo/tutorial su CasaFacile (una delle mie riviste preferite), dell’esistenza di questa tecnica naturale vegetale di stampa per tessuti dal risultato stupefacente. Un sistema ecologico scoperto dall’australiana India Flint un quarto di secolo fa per caso, grazie a un uovo di gallina!

Sciarpa in lana autunnale stile bosco incantato
Non mi sono quindi lasciata sfuggire l’occasione di farmi guidare da un’esperta in materia (da 7 anni Daniela si dedica a questa speciale tecnica, su cui ha scritto anche un libro), passo passo, nella realizzazione di una sciarpa in mussola di lana. Il risultato finale è un accessorio in stile “bosco incantato“, comunque sobrio, perfetto da sfoggiare nella stagione autunnale.

Tecnica base semplice e rapida di mezz’ora
Davvero sorprendente ciò che potrete realizzare in appena mezz’ora di corso (più un’ora di cottura a vapore in cui si è liberi di visitare la fiera). Una tecnica molto semplice, alla portata anche di un bambino di 10 anni (età minima per partecipare al corso).
Occorrente
- uno scampolo di tessuto in fibra di origine animale come una mussola di lana o seta
- rami di foglie di eucalipto (serviranno a conferire una colorazione arancione), meglio se di diverse varietà: nel workshop c’erano cinerea, dollaro e parvifolia.
- foglie singole di altre specie, tipo: quercia, noce, liquidambar (per conferire una colorazione dal beige al marrone) e/o altro che nel vostro giardino, parco o bosco riuscirete a reperire.
- acqua
- aceto di vino bianco
- bacinelle in cui riporre le foglie in ammollo
- pellicola trasparente per imballaggi
- un tubo di gomma come quello della canna dell’acqua per irrigazione, di qualche cm più lungo della larghezza dello scampolo di stoffa
- un bastone di legno del giusto diametro per essere inserito all’interno del tubo di gomma (servirà per irrigidirlo)
- solfato di ferro liquido (un tappo ogni litro e mezzo di acqua, aiuta ad ottenere dei colori più vivaci ed intensi)
- dello spago da pacchi
- una pentola capiente per cottura a vapore (il tessuto non dovrà entrare a contatto con l’acqua)
Fibre di origine animale o vegetale: la procedura cambia
In questo tutorial si è utilizzato uno scampolo di mussola di lana. La stessa procedura si potrà replicare nel caso della seta, sempre di origine animale. Questa fibre hanno il vantaggio di possedere delle proteine che si legano più facilmente alle sostanze responsabili della colorazione. Per le fibre di origine vegetale come lino e cotone le istruzioni variano. Ad esempio, ma non solo, si dovrà trattare prima il tessuto con un mordenzante (sostanza in grado di fissare coloranti) come bagni di liscivia, albume, latte di soia, o altro.
Istruzioni
- Disponete in una bacinella i rametti di foglie di eucalipto e in un’altra le foglie di quercia, noce, liquidambar. Ricopritele di acqua mescolata con aceto e del solfato di ferro liquido.
- Stendete su un ripiano la pellicola trasparente da imballaggi e adagiatevi sopra lo scampolo di stoffa che spruzzerete abbondantemente con dell’aceto di vino bianco.
- Posizionate sul tessuto le foglie con la pagina superiore rivolta verso l’alto, disponendole in modo vario per tipo e dimensione, in modo da creare un collage ben variegato di forme (ricordatevi di posizionare foglie e rami in diverse direzioni, anche facendole in parte fuoriuscire dai bordi) e tenendo conto dei colori finali, quindi distribuendo in modo equilibrato gli eucalipti (che trasferiranno un colore aranciato alla stoffa) e le altre foglie.
- Prendete il tubo di plastica e inseritevi all’interno il bastoncino in modo da renderlo rigido. Partite da un estremo del lato corto della stoffa e iniziate ad avvolgerla (assieme al cellophane da imballaggi) attorno al tubo, in modo che risulti molto aderente, fino a che non avrete terminato il tessuto.
- Sigillate avvolgendo lo spago da pacchi per tutta la lunghezza del tubo.
- Estraete il bastone dal tubo su cui è avvolto il tessuto, in modo che ritorni flessibile e potrete curvarlo ed inserirlo agevolmente all’interno della pentola in cui effettuerete la cottura.
- Cuocete per un’ora a vapore, evitando che il tubo con la stoffa entri a contatto con l’acqua in ebollizione. Ovviamente potete usare anche una vaporiera o un forno a vapore.
- Fate raffreddare, tagliate lo spago e srotolate la stoffa. Spago e cellophane possono essere riutilizzati, assieme al tubo, per un nuovo lavoro.
- Eliminate foglie e rami (questi non potranno invece essere riutilizzati) e sciacquate con abbondante acqua corrente. Lasciate asciugare.
- Ammirate il vostro capolavoro: un inno alla natura.
Lavaggio e finitura
Potete lavare il tessuto così stampato senza il rischio di rovinare il risultato ottenuto utilizzando del detersivo per capi delicati sia a mano che con programmi per seta o lana nella lavatrice.
Per rifinire lo scampolo, cucite a mano o a macchina un orlo arrotolato. Nel caso della lana, sul lato corto si può evitare di cucire l’orlo e sfrangiare, meglio se sfilando un filo per volta fino ad un’altezza variabile, in base alle preferenze, tra il mezzo e i 2 centimetri.
Non solo sciarpe: un intero guardaroba ispirato alla natura
Daniela Spinucci non realizza solo sciarpe o stole, ma anche maxi arazzi, nonché berretti, manicotti, maglioni, cardigan, giacche, gonne, borse e tanto altro con la tecnica dell’ecoprinting. Un intero guardaroba che si ispira ai colori e alle forme della natura.
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