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Lo stile shabby chic, tormentone décor degli ultimi 10 anni in Italia, è spesso molto divisivo. Si ama o si odia. Io lo adoro nelle case degli altri, nella mia, però, lo preferisco a piccole dosi, magari per ambientare una o due stanze con qualche pezzo forte che dia carattere.
Stile shabby chic nella cameretta e in lavanderia
A casa nostra, ad esempio, ci ho arredato in parte la cameretta di mia figlia Dora (la potrete sbirciare presto in un prossimo post) e mi piacerebbe attrezzarci con qualche mobiletto o dettaglio decorativo la lavanderia: stanza di servizio, ma che proprio per le tante ore che vi trascorriamo a maneggiare la biancheria di tutta la famiglia merita di essere ingentilita per attorniarci di bellezza e renderci meno deprimenti anche quei momenti da belle lavanderine.
Home tour nel total shabby chic style
Ma torniamo alla casa protagonista di questo magico home tour. Qui la mezza misura non esiste. Siamo nella provincia padovana, l’aspetto esterno complessivo di questa villetta singola a due piani costruita negli anni ’60 è abbastanza anonimo. Dopo aver varcato il cancelletto d’ingresso, dal pergolato che precede il portone si inizia a respirare profumo di altrove. Troviamo i primi indizi di colori, materiali, tessuti, dettagli che suggeriscono atmosfere a chilometri di distanza e iniziano a trasportarci oltre.
Salottino outdoor boho-chic sotto la pergola
Sotto un pergolato di glicine ci accoglie un salottino esterno in cui spicca un divano dai rimandi esotici in legno bianco shabby con cuscineria in velluto rosso molto bohémien, un tavolino basso, una poltroncina a stampe floreali stile cottage inglese, vasi di piante sospese e tropicali, tavolini in ferro scrostati e maxi voliere nei toni pastello. Nonché lui: il portone d’ingresso ridipinto in un polveroso verde acqua provenzale. Varcata quella soglia, preparatevi alla meraviglia.
Artisti del fai da te
Ero entrata in questa casa due anni fa, appunto per trovarci (grazie a un annuncio su Subito.it) letto, comodino e specchio che ora arredano la cameretta di Dora. Ne ricordavo nitidamente la potenza incantatrice. Ritornandoci, ne sono stata nuovamente rapita. Questa volta pure di più, avendo potuto chiacchierare a lungo con i deliziosi padroni di questa casa che, nel ristrutturarla dal 2005, non hanno più finito di aggiungere, togliere, cambiare, sempre e rigorosamente all’insegna del fai da te, l’arredamento che la rende una perla unica nel circondario.
4 figli, 10 gatti e un cane
La villetta, 240 m² distribuiti su due piani, è stata ristrutturata quasi completamente dal proprietario, Claudio, pizzaiolo e tuttofare nato 55 anni fa in Svizzera da madre francese e padre jugoslavo. Era stato proprio suo papà a costruirla negli anni ’60 e sempre con lui si è occupato nel 2005 del restauro, aiutato dalla moglie casalinga e decoratrice Fatma, 40 anni, originaria dell’Albania (porta il nome della nonna turca).
Un bel mix culturale che fa da background alla sconfinata creatività della coppia. Quattro i loro figli che oggi hanno 17, 15, 10 e 8 anni. Ma la famiglia non finisce qui. Ad approfittare soprattutto degli angoli più morbidi di casa ci sono ben 10! gatti e il cane Cocco. Li scoprirete a proprio agio persino in posa a favore di obiettivo nelle foto che ho scattato agli interni.
Quattro camere matrimoniali, di cui una “suite”
Di seguito la distribuzione degli spazi. Al piano terra: uno spazioso ingresso, l’ampia cucina con il grande tavolo da pranzo, un bagno/lavanderia preceduto da un disimpegno superdecorato, il ricco soggiorno comprendente un angolo lettura e un grande vano scala. Al piano superiore: quattro camere matrimoniali, di cui una suite padronale con cabina armadio e bagno privato, più un bagno al servizio delle altre due stanze.
Riciclo creativo
Con il restauro della casa e la necessità di arredare le molte stanze presenti prende avvio la caccia a vecchi mobili in legno con “un’anima” che, sverniciati a mano con carta vetrata, ridipinti a pennello con colori in tinta pastello dai toni polverosi, ricarteggiati nei profili e fregi qua e là per ottenere l’effetto invecchiato, quindi incerati per la finitura di protezione, acquistano una nuova vita e si sposano con lo stile ricercato da Fatma.

Mettiti comodo ed entra nella casa shabby chic di Fatma e Claudio guardando questo video
Da precisare che non esiste uno spazio laboratorio in cui vengono restaurati e decorati gli arredi. Tempo permettendo, i lavori si fanno fuori in giardino, poi in casa. Il cantiere è sempre aperto ma, invece che il caos, qui regnano ordine e, soprattutto, un’atmosfera molto accogliente.
Spunti in cucina
Per realizzare la cucina, sono stati utilizzati moduli, pensili, ante e maniglie di Ikea. Su misura e realizzato artigianalmente, invece, il top in legno.
Come isola operativa, al centro, semplicemente un tavolo rialzato con, al di sopra, appese a un supporto in ferro molto decorativo, tazze e brocche, illuminate da un romantico chandelier.
Pezzo forte protagonista è il vecchio schedario postale adibito a scaffale portavasi in vetro trasparente che esibiscono in bella mostra i loro invitanti contenuti.
Semplice, ma geniale, l’idea di ridipingere nei toni pastello anche il maxi frigo a doppia anta in stile americano che finisce per integrarsi nel contesto.
Sono ovviamente i tanti dettagli decorativi a rendere questa cucina originale e a trasformarne lo stile. La vecchia bilancia a due piatti sulla finestra, un cestino in ferro appeso con la frutta… E tanto altro.
La cucina, così come tutte le altre stanze, è talmente ricca di spunti da non sapere dove soffermarsi a guardare!
Siti di annunci e mercatini vintage
15 anni fa, racconta la dea creativa di casa, i mobili in stile shabby o decapato (col decapato si sovrappongono due strati di colore diverso e, scartavetrando, si fa emergere in alcuni punti quello sottostante) non erano così diffusi. Non si trovavano facilmente già pronti. Così Fatma ha iniziato a farseli da sola. Dato che i siti di annunci per compravendita di usato non erano comuni come oggi e i mercatini dell’antiquariato e del modernariato si contavano sulle dita della mano, i primi pezzi di arredo da cui partire per il restyling se li procurava tramite il passaparola di parenti ed amici.
Nel tempo, affinando la tecnica e il gusto estetico, la donna ha rimesso mano ai primi mobili restaurati e, per fare spazio a new entries, ha anche iniziato a liberarsi dei primi lavori (tramite appunto i siti di annunci). Un continuo mutamento che rende la dimora di questa famiglia sempre in trasformazione.
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Nuova vita a mobili da ex uffici, negozi, fabbriche
Oggi è tutto rivoluzionato. Con i siti (uno su tutti a cui ricorre la coppia è Subito.it) è più facile trovare ciò di cui si ha bisogno. Fatma e Claudio spaziano in tutto il Veneto a caccia di mobili anche molto particolari a cui dare nuove funzioni. In cucina uno schedario postale ospita i barattoli in vetro delle spezie, paste e legumi, mentre ceramiche e stoviglie fanno capolino da un vetrina proveniente da una vecchia barberia. E ancora, un grande banco da metalmeccanico recuperato si staglia ora nel vano scala.
Un tavolo in stile Chippendale, dopo essere stato tagliato a metà, funge da consolle sotto alla finestra del salotto mentre l’altra parte è stata riutilizzata come piano di appoggio in un’altra stanza di casa. E ancora, un lungo armadio proveniente da una vecchia farmacia ha trovato posto nella camera da letto condivisa dalle due figlie più piccole.
Dettagli décor: pareti découpage, portamatasse come cornici e scala multi-fantasia
Il riciclo creativo più bizzarro è rappresentato da delle lunghe assi in legno punteggiate da asticelle portamatasse provenienti da un ex maglificio che qui si sono trasformate in cornici-fregio che decorano tutto il perimetro superiore delle pareti delle stanze. Un leitmotiv che, assieme al rivestimento dei muri con pagine di vecchi libri, un total look découpage, caratterizza l’intera abitazione. Fantastica anche la scala, dove ogni alzata è stata rivestita alternando carta floreale a vecchie pagine ingiallite.
Armadi country style con la rete per conigliera
Le ante di vetrine e armadi sono rivestite con la classica rete in filo di ferro “rubata” all’originario impiego contadino per conigliere. Il risultato, in perfetto country style, può essere ingentilito da graziose tendine, come si può notare in più di qualche stanza di questo home tour.
Tessuti che arredano: stampe floreali, toile de jouy e tanta calda ecopelliccia per l’inverno
I tessili rappresentano, oltre alle carte dei rivestimenti e ai mobili recuperati, l’altro grande protagonista della casa di Fatma e Claudio. Tende e rivestimenti di imbottiti in lino e juta nelle tonalità pastello o con fantasie floreali, ovviamente l’intramontabile toile de jouy, ma anche tanti scampoli in simil pelliccia per rivestire soprattutto d’inverno le sedute di casa (per la gioia dei gatti!). Nonché qualche tocco chic di velluto (come il divano rosso wow all’esterno). Fatma li cuce da sé dopo averli acquistati al mercato del paese o in un negozio di vicinato.
Piante che decorano: il dettaglio green che aggiunge freschezza
A impreziosire l’atmosfera di ogni stanza ci sono decine di vasi, anche sospesi, delle più disparate varietà di piante, dalle più comuni da appartamento (Pothos) alle più trendy del momento (Pilea peperomioides, nota anche come “pianta delle monete“). Un dettaglio green che aggiunge freschezza all’insieme. Punti focali in tonalità verde brillante che spiccano su una palette base di pareti e arredi in delicate tinte pastello.
Tante Wunderkammer di objets trouvés
L’abitazione è poi costellata di tanti, tantissimi objets trouvés. Impossibile anche solo pensare di fare un trasloco da questa casa (!). Alle collezioni di servizi in ceramica si aggiungono Wunderkammer di soprammobili vari, bambole e balocchi, libri antichi, vecchi mappamondi, orologi di tutte le dimensioni e funzioni, lampade da terra e da tavolo, chandelier in cristallo, quadri e stampe, statuette, mezzibusti, putti, scacchiere, bilance a due piatti. Persino un comodino-wc d’antan trasformato in un pratico contenitore per conservare al buio le patate.
La mia stanza del cuore?
Visitare questa casa è come venire travolti da un continuum di suggestioni. Di stanza in stanza lo stupore accresce. Non c’è mai di che rimanere delusi o indifferenti.
Sarà che nel mio subconscio lo stile shabby resta legato ad atmosfere e sensazioni ovattate e dolcemente frivole che mi riportano all’infanzia e prima giovinezza, ma l’ambiente che più mi ha affascinato è stata la camera da letto condivisa dalle due figlie minori di Fatma e Claudio.
La disposizione in linea dei due sommier che in questo modo creano un unico lungo soffice divano letto che occupa l’intera parete di fondo è un’idea geniale salvaspazio e di grande effetto.
Ovviamente, la mera disposizione dei letti nulla direbbe da sola senza il tripudio di tessili e complementi d’arredo che poi definiscono l’atmosfera da favola profusa da questa stanza.
Viene proprio voglia di chiudersi dentro con le amiche più fidate a spettegolare dei primi batticuore.
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