Realizzare la casa dei sogni grazie a un’intuizione: renderla redditizia integrandole un bed and breakfast, fin da subito, in fase di progetto.

Così nasce B&B Lupo Country House, una piccola struttura ricettiva a conduzione familiare, in Trentino, nella Val di Non, incastonata tra i prati al limitare del bosco e con una spettacolare vista sulle Dolomiti di Brenta e sulle Maddalene.


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Mettere una casa a reddito grazie al bed and breakfast
Il b&b è gestito da Maria assieme al marito Alberto: è lui il “lupo” di montagna, a cui si deve il nome della struttura.

Entrambi nonesi doc, nel paesino di Amblar hanno deciso di costruire il proprio “nido”. Della famiglia fanno parte Beatrice, la primogenita di 6 anni, Luigi, che in questi giorni spegne la sua prima candelina, il gatto Gigio e il cavallo Baby.

Galeotta fu proprio la passione per l’equitazione: hanno eletto questo luogo per “metter su casa” anche perché vicinissimo ad un maneggio.
Vi rivelo subito il mio “conflitto di interessi”. Classe 1983 come la sottoscritta, Maria si è laureata in Ingegneria a Padova, ed è proprio ai tempi dell’università che risale la mia conoscenza con questa donna tanto affabile quanto intraprendente (oltre a essere mamma bis e gestire il b&b, è socia in uno studio di ingegneria e fa pure l’assessore nel Comune di Amblar).
Ho avuto modo di assistere alla realizzazione di questa loro meravigliosa casa con bed and breakfast fin da quando esisteva solo su carta e visitarne il cantiere.
Oggi è diventato il luogo del cuore per la nostra famiglia per staccare anche solo per un weekend e fare il pieno di natura, aria buona, passeggiate, cene e pranzi tra amici grandi e piccoli, visto che anche i nostri figli hanno legato molto.
Non potevo insomma non raccontarvi questa storia di casa non convenzionale. Saprete cogliere tanti spunti interessanti, ne sono convinta.

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La scelta del terreno giusto
Banalmente, dopo tanto peregrinare per le agenzie immobiliari di tutta la valle, è stato un annuncio online a portare l’attenzione di Maria e Alberto sul terreno dove oggi sorge la loro proprietà, a poche centinaia di metri dal maneggio che già frequentavano per il loro cavallo Baby.

Il lotto confina con il piccolo cimitero del paese e per Maria il primo pensiero, per deformazione professionale e grande senso pratico, è stato “bene, così nessuno mi costruisce attorno“, esistendo per legge una fascia di rispetto che impedisce di realizzare nuovi fabbricati entro un raggio di 200 metri dal luogo di culto.

Perché costruirsi casa con anche un b&b?
L’idea di unire al progetto di casa anche quello di un b&b inizia a farsi strada quando il commercialista di fiducia parla estemporaneamente ad Alberto delle opportunità di questa tipologia di struttura ricettiva. L’importante volumetria a disposizione nel lotto acquistato li porta a iniziare a progettare casa propria già nell’ottica di unirci un bed and breakfast.
Mettere a reddito la casa, grazie a un b&b, aiuta a contribuire alle spese di mantenimento, alle bollette, se non addirittura a rientrare nel tempo dell’investimento. Fatto 100 l’importo per realizzare la casa padronale, per questo progetto le spese aggiuntive per il b&b si aggirano su un 35% in più.

Il vantaggio di partire dalla carta per una casa con b&b? Oltre a poter fare le scelte più opportune ed ottimizzare l’edificio per la funzione di b&b, Maria mi spiega come il loro progetto sia già lungimirante. Prevede infatti che l’ala adibita oggi a bed and breakfast possa diventare un’unica casa indipendente un domani, piuttosto che due appartamenti distinti. Con scarichi ad esempio per la cucina già presenti per l’eventuale cambio di destinazione.

Ovviamente, decidere di gestire un b&b è anche una scelta di vita, nonché lavorativa. Si può anche puntare a farlo come unico impiego. In base al luogo, può avere una sua stagionalità con periodi in cui si è più impegnati. Sicuramente, ci garantisce Maria, che oltre al b&b ha ben altro di cui occuparsi, per quanto richieda una certa reperibilità, è l’ideale per destreggiarsi anche con i ritmi e i bisogni di una famiglia.

I clienti tipo del b&b Lupo sono per metà tedeschi (tra gli stranieri anche qualche olandese, francese o spagnolo). Motivo per cui, conoscere almeno l’inglese, è d’obbligo. L’altra metà sono italiani, in particolare dal Nord (veneti, lombardi, piemontesi), al massimo emiliani. Il soggiorno medio è di tre giorni. D’estate si allunga anche a una settimana.
Progetto di un bed and breakfast “come io lo vorrei”
Il progetto del b&b Lupo di Amblar, ovviamente disegnato da Maria, si ispira alla conformazione delle case tipiche trentine. Un corpo principale, quello della loro casa, riconoscibile esternamente da un rivestimento in legno, più l’annesso (in questo caso il bed and breakfast), collegato, qui l’azzardo moderno, da un ponte/tettoia chiuso sospeso (su cui svetta, protagonista, una moto-cimelio di famiglia di Alberto).
Le linee sono contemporanee: volumi puliti, grandi aperture. Spicca il colore rosso intenso scelto per l’intonaco esterno del b&b. Una sorta di marchio di fabbrica dello studio in cui lavora Maria, nonché una forte scelta cromatica che serve a riconoscere casa propria anche quando si fa lontana e diventa un delizioso puntino rosso. Un po’ come facevano un tempo i pescatori, no?
Regolamentati da leggi regionali, i b&b in Trentino possono contare un numero massimo di 4 camere. E quattro sono appunto le stanze del b&b Lupo: due al piano terra e due al piano primo, anche in formato familiare/suite, dotate di patio/giardino o terrazzo dedicato. Nel progettare la struttura ricettiva, Maria e Alberto si sono dati un imperativo: creare stanze e aree comuni così come avrebbero voluto trovarli loro in qualità di ospiti.

L’impostazione scelta è tale per cui l’intimità della casa privata viene preservata, essendovi sostanzialmente due blocchi, uniti da un volume “cuscinetto” intermedio che fa da filtro, che spicca come una torretta nel mezzo. Da un lato l’ala delle camere del b&b, unite con un ponte che fa da passaggio coperto alla casa padronale.
Nella parte centrale si trovano i servizi comuni: al piano terra vi è la reception per il check-in e check-out e al primo piano la sala colazioni.
C’è anche un secondo piano, mansardato nella “torretta”, adibito a studio, dove qui Maria lavora come ingegnere. Questa zona “filtro” è poi collegata con ulteriori porte all’ala riservata alla famiglia.
Casa e b&b con struttura in legno
Non c’è ombra di dubbio che lavorare nel settore agevoli e snellisca molti passaggi. Ma a rendere rapido il passaggio dall’acquisto del terreno alla conclusione dei lavori è stato anche il sistema costruttivo scelto. Divenuti proprietari del lotto a inizio del 2015, a fine estate erano già state concluse le opere in cemento armato e a dicembre 2016 Maria e Alberto si erano già trasferiti nella nuova casa, con l’apertura del b&b a giugno del 2017.

La struttura principale dell’edificio è in legno, che comporta una grande rapidità di montaggio, essendo le componenti su misura già predisposte prima di arrivare in cantiere, dove in un mese e mezzo è avvenuto l’assemblaggio. Rapidità, quindi, nonché confort abitativo.

Il legno poi ad Alberto e Maria piaceva sia come elemento architettonico che di arredo, quindi è stato lasciato a vista anche in diversi punti di pareti e solaio, nonché è stato scelto per la pavimentazione, preferendo per praticità il gres solo nei bagni e la resina per la zona dell’ingresso.

L’edificio sfrutta un impianto fotovoltaico sul tetto e un impianto di riscaldamento con caldaia a pellet per migliorare l’efficienza energetica.

Calore montano e semplicità nordica
Un bilanciato mix di calore montano e semplicità nordica è la cifra stilistica che caratterizza il b&b Lupo.

A molti elementi base passpartout di Ikea si affiancano arredi realizzati su misura in legno di cirmolo, un’essenza tipica delle Alpi, che emana un profumo dalle rinomate proprietà rilassanti, che conciliano il sonno. Privi di vernici, sono semplicemente oliati due/tre volte l’anno dopo una leggera carteggiatura. In cirmolo sono ad esempio alcune testiere dei letti del b&b, i comodini e altri piani di appoggio.

Di Ikea sono anche la biancheria da letto e gli asciugamani. Maria ci spiega che, prendendo il top di gamma del marchio svedese, ha trovato una qualità migliore anche di centri specializzati nella fornitura di questi prodotti. E io che li ho provati da ospite, posso confermare.
Bagni grandi e finestre con vista
I punti di forza che caratterizzano questo b&b sono gli stessi che gli ospiti riferiscono di apprezzare di più durante il soggiorno. Maria ci spiega che la dimensione generosa dei bagni, rispetto alla media, è tra le caratteristiche che in molti lodano, in particolare le famiglie, assieme alla vista.

I punti di affaccio sono stati studiati fin dal progetto per incrociare con lo sguardo, dalle varie stanze e aperture, gli scorci più suggestivi dei prati, dei boschi e delle vette.

Gestire un b&b: lavoro di squadra e famiglia
La suddivisione dei compiti è una componente fondamentale per gestire un b&b, soprattutto se non è il proprio unico lavoro e perché, anche se non è un impegno a tempo pieno, richiede una certa flessibilità e reperibilità.

Maria si occupa solitamente della preparazione della parte dolce della colazione a buffet, mentre Alberto di quella salata. Vengono privilegiati i prodotti a km 0 e le eccellenze della Val di Non.
Per quanto riguarda la comunicazione e pubblicizzazione del b&b, Maria si è occupata personalmente della creazione del sito web, con tanto spirito di intraprendenza. Ha utilizzato l’editor di Wix , prendendo spunto qui e là sul web da altri siti di b&b. Per le foto si è affidata ad un’amica architetto appassionata di fotografia, mentre un video di presentazione è stato girato con il drone da un amico di Alberto.
Fatta in casa anche la gestione social, Facebook e Instagram su cui vengono postate foto, ma senza sistematicità. Per le prenotazioni, soprattutto all’inizio, Booking è risultato l’alleato migliore per farsi conoscere.
Anche se adesso sono in molti a tornare autonomamente o ad arrivare qui col passaparola. Nel periodo di alta stagione (tarda primavera/estate), il b&b fa sempre il pienone e anche durante il resto dell’anno la percentuale di occupazione è anche più alta rispetto agli obiettivi che la famiglia si era posta.

Come riuscire a trovare un equilibrio tra l’attività di b&b e una propria privacy familiare? La famiglia del “Lupo” lo ha sperimentato per gradi. Se all’inizio, sulla scia dell’entusiasmo della novità, lo spazio privato di casa era più aperto verso la condivisione con gli ospiti del b&b, poi Maria e Alberto hanno capito che era fondamentale salvaguardare di più la sfera familiare e autoimporsi dei limiti, per evitare un’invasione di campo.

Galleria d’arte in casa e nel b&b
Con un’artista in famiglia, la sorella di Alberto, era inevitabile che la casa e così anche la sua estensione, il bed and breakfast, si vestisse di quadri. Doris Cologna ha firmato la stragrande maggioranza delle opere d’arte affisse alle pareti.


Esposte nel vano scala della struttura ricettiva, sono protagoniste anche di quello della casa padronale, dove ricreano un vero e proprio spazio galleria.

Casa da sogno con ampio e luminoso living
Parliamo però ora più approfonditamente della casa padronale, del “nido” di Alberto e Maria. Una casa davvero da sogno. Non solo per il contesto in cui si trova e la vista di cui si gode.

La zona giorno è un grande, unico ambiente, illuminato da ampie vetrate che si aprono su un patio verso sud.

Al “freddo” del vetro fa da contrappeso il calore del pavimento in assi di rovere naturale oliato e il soffitto in abete, interrotto da un ribassamento in cartongesso solo in corrispondenza dell’isola centrale della cucina.

Anche qui, come per il b&b, i mobili sono in gran parte acquistati da Ikea, in particolare per la cucina e la sala da pranzo, mentre in soggiorno mensole e cassettoni in legno sono confezionati su misura artigianalmente.

Una parete verde salvia scuro conferisce profondità al salotto.

Rimanendo al piano terra dell’ala padronale dell’edificio, oltre alla reception del b&b trova spazio uno studio, oggi laboratorio artistico della piccola Beatrice.

Salendo al primo piano attraverso la scala/galleria d’arte di cui vi accennavo sopra, passiamo alla zona notte, con le stanze da letto dei due bambini, di Maria e Alberto, due bagni e un ampio salottino di passaggio.
Da qui si accede all’area di “mezzo”, con, al primo piano, la sala colazione direttamente collegata dal ponte sospeso al b&b. Non accessibili agli ospiti, qui si trovano anche la lavanderia e una scala che porta al secondo piano mansardato della torretta con l’ufficio di Maria, ancora work in progress, ma già con qualche arredo fatto su misura tanto low budget in semplici pannelli osb, quanto azzeccato.
Spunti di arredo e décor
Tra i tanti spunti decorativi che ho apprezzato nella casa di Maria e Alberto, vi propongo questo simpatico mix & match di orologi da parete. Un’originale variazione sul tema, rispetto alle più viste e riviste composizioni di specchi, piatti ecc. Che ve ne pare?

Arredi e complementi di design sono poi un must in grado di risolvere anche l’angolo più anonimo. Una presenza discreta quanto “spaziale” nel living questa lampada da terra.

E un elemento quasi di rottura la scultorea poltrona in ferro e pelle nera.

Nei bagni delle camere del b&b, il necessaire per la toilette viene servito con originalità all’interno di una bacheca.

Anche all’aperto le “chicche” sono tante e in continua aggiunta ed evoluzione. Tra tutte, ho trovato adorabile la casetta per gli uccellini: ovviamente fai da te!

Se questo b&b e home tour vi è piaciuto e vi è stato fonte d’ispirazione, fatemelo sapere nei commenti!
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