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Arredare un bilocale con stile e risparmiando grazie al vintage

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È possibile arredare un bilocale di 50 mq riuscendo a renderlo funzionale e stiloso, senza spendere un occhio della testa?

La conferma nel nuovo home tour che vi propongo con questa visita guidata nel mini appartamento di Milo, che da grande attento al risparmio e appassionato di vintage in tutte le sue declinazioni ha trasformato casa sua in uno spazio accogliente e intimo, capace di trasmettere con l’azzardo del colore e l’accostamento di pezzi eccentrici la personalità di chi lo abita.

Arredare un bilocale di 50 mq

Iniziamo dalle presentazioni di rito. Scopriamo chi è il padrone di myhomesession, fusione dei termini my home e obsession, questo il nome del profilo Instagram attraverso il quale ho scoperto Milo, che seguo da parecchio tempo nel susseguirsi dei cambiamenti che documenta da casa sua.

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Sono Andrea, ma tutti mi chiamano Milo. Ho 39 anni e da oltre 10 vivo in un bilocale di 50 mq poco distante dal centro di Brescia. Insegno inglese in un liceo e fra la mie passioni c’è l’arredamento di interni, dal design al vintage e modernariato.

Sono ossessivo-compulsivo (in generale nella vita) ma soprattutto nella ricerca di mobili, specialmente quelli trovati ai mercatini, preferibilmente a un prezzo stracciato. Sono un risparmiatore e cerco sempre l’affare, odio lo spreco e vorrei riciclare sempre tutto, recuperare e ridare vita a quei pezzi che vengono scartati o abbandonati”.

In fissa con le sedie

Questa passione nacque in Milo anni fa quando trovò due sedie abbandonate per strada. In buone condizioni, avevano soltanto bisogno di una carteggiata e di una verniciata. Con l’aiuto del padre, dotato di grande manualità, le sedie tornarono come nuove.

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Mi sono sentito bene nel vedere la trasformazione e così ho iniziato a fare semplici restauri. E a collezionare sedie. Le trovo affascinanti, se fossi un designer mi piacerebbe disegnare sedie.

Durante il primo lockdown in realtà ho costruito una poltroncina con degli scarti vari che avevo in cantina. Non si poteva uscire di casa e così mi sono arrangiato con quello che c’era: due cavalletti di legno, un pouf e un frontale di un cassetto Ikea. Ne è uscita una cosa simpatica”.

Trucchi per arredare un bilocale da soli

Il bilocale mansardato di Andrea, alias Milo, si trova in una palazzina che, all’epoca dell’acquisto, era stata appena ristrutturata. Gli spazi erano quasi del tutto spogli, delle pagine bianche che ha potuto personalizzare.

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Di questa casa mi hanno colpito da subito le travi a vista, il terrazzino e la tranquillità del contesto. Mi ci sono voluti anni per capire qual era la direzione da prendere. Ho fatto tutto da solo e non è stato facile, ma dopo numerosi aggiustamenti e cambiamenti (di mobili, di disposizione, di stili) posso dire di averla resa la casa che volevo”.

Grande fonte di ispirazione per Milo nel trovare il proprio stile, che nemmeno lui riesce a imbrigliare dentro a una definizione, è stato Instagram, social capace di ispirarlo.

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Ispirarsi non significa copiare, ma imparare a capire i propri gusti e a riconoscere quello che può essere più o meno adatto alla propria casa. Ad esempio, io ho capito che mi piacciono i colori decisi dei mobili, in contrasto con le pareti bianche, le sedie spaiate, qualche dettaglio in legno e le carte da parati”.

Carte da parati

Ce n’è almeno una per stanza, anche in bagno. Parliamo delle carte da parati. Ecco un altro segreto di stile tutto da copiare da casa di Milo.

Mi piacciono perché creano dinamismo, danno colore e personalità a una stanza. La cosa difficile è trovare la giusta fantasia, ma per gli acquisti online (io le ho prese tutte su wallpaperdirect.com) c’è quasi sempre la possibilità di ordinare dei campioni a pochi euro per essere più sicuri della scelta. E poi la cosa bella delle carte da parati è che quando ci si stufa si possono facilmente rimuovere ed eventualmente sostituire”.

In zona giorno ce ne sono ben due. La prima fa da sfondo alla libreria modulare anni ‘60, in soggiorno. È la carta da parati modello Déco Palm di Cole and Son con palme in stile art déco nelle tonalità del rosa.

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Carta da parati Deco Palm di Cole and Son

Scegliere la carta da parati

La seconda è vicino all’angolo cottura. La mia preferita, quella che ha fatto scoccare in me il colpo di fulmine per il profilo Instagram di Milo. Si tratta di una carta da parati in stile optical di Marimekko (il modello si chiama Frekvenssi) e in bianco e nero. Sottili righe verticali che in qualche punto deviano dal rigore e che ricordano le tracce di un sismografo.

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Ricordo ancora l’indecisione di quando dovetti scegliere la carta da parati per questo angolo di casa. Dai campioni è sempre difficile capire come sarà la resa su un’intera parete.

Il mio timore era che questo pattern potesse causare forti mal di testa o vertigini, invece devo dire che è stata una scelta azzeccata e ancora oggi dà un bel movimento alla stanza senza aver fatto mai venire le convulsioni a nessuno dei miei ospiti”.

In bagno Milo ha aggiunto un misurato tocco tropicale con uno dei modelli cult (il Palm) sempre di Cole and Son: palme verdi su sfondo bianco.

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La carta da parati Palm Leaves di Cole and Son

In camera da letto, sulla parete dietro alla libreria Billy di Ikea (a cui Milo ha tolto lo schienale proprio per non oscurarla) l’ultima carta da parati è Biloba, sempre Marimekko, perfetto mood scandinavo, con foglie black&white di ginko biloba.

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L’angolo studio con la libreria e la carta da parati Biloba di Marimekko

Carta da parati: posa fai da te

In tanti mi chiedono se mi sia affidato a un professionista. In realtà le ho posate tutte io insieme a mio padre, con una certa facilità. Fondamentale è essere in due, avere una lastra di vetro da usare come righello per tagliare la carta a misura ed armarsi di tanta pazienza: il rischio che si creino delle bolle è sempre in agguato. Se non possedete una spiccata manualità è meglio che vi affidiate a qualcuno di esperto”.

Arredi di design per 50 mq di stile

Grande passione di Milo è il design. Tutti i pezzi in casa provengono da mercatini o da cantine svuotate.

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Il design mi piace, ma non voglio esserne schiavo. Non vorrei trasformare la casa in un museo. La mia filosofia è: trovare, non cercare! Certo, ci sono pezzi di design che mi piacerebbe avere, ma so che acquistarli nuovi non mi darebbe la stessa soddisfazione di quando mi trovo davanti a un ritrovamento inaspettato”.

Home tour nel bilocale di Milo

Entriamo ora nel vivo di questo home tour con una visita guidata dal padrone di casa, Milo, nella suo bilocale di 50 metri quadri a Brescia.

Come arredare la zona giorno di un bilocale

Aperta la porta, si accede direttamente al cuore pulsante dell’appartamento, ovvero alla stanza che riunisce tutta la zona giorno con salottino, sala da pranzo e angolo cottura.

Tavolo rotondo allungabile

Al centro della stanza, un tavolo rotondo allungabile, la scelta migliore per contenere le dimensioni di questo importante elemento di arredo nella quotidianità. In caso di ospiti, basterà estenderlo per sedersi tutti comodamente. La forma rotonda inoltre, consente sempre, a parità di ingombro, di ospitare più commensali di un tavolo quadrato.

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Ho dovuto imparare ad arredare ogni centimetro quadrato, incastrare tutto il necessario nei pochi spazi a disposizione e sfruttarli in modo che fossero funzionali.

La scelta di verniciare il piano del tavolo di azzurro è sembrata all’inizio un po’ azzardata ma penso che il tocco di colore abbia dato personalità al legno scuro originale che rendeva l’ambiente un po’ troppo spento per i miei gusti.

E più passa il tempo più sono contento di aver osato. C’era bisogno di far risaltare i colori delle sedie e del frigorifero Smeg, un altro dei miei pezzi preferiti della casa”.

Divano modulare ad angolo

Nell’angolo vicino alla finestra si trova il piccolo divano modulare ad angolo. Trovare un divano di dimensioni ridotte che fosse anche carino e comodo non è stato semplice per Milo che avrebbe voluto come sempre recuperare qualche pezzo vintage, ma in questo caso ha dovuto arrendersi e acquistarlo nuovo (da Chateaux d’Ax). E i colori accesi, arancio e fucsia, dei due moduli sono un altro bel colpo d’occhio per la zona giorno.

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L’angolo salotto

Angolo cottura senza pensili

Nell’angolo cottura, per “alleggerire” e rendere questo spazio più arioso, Milo ha eliminato i pensili (la cucina è di Ikea e le piastrelle di Leroy Merlin) e li ha sostituiti con delle mensole. Degli scaffali a giorno dove spezie e stoviglie sono a portata di mano. Piatti e bicchieri, se scelti con stile, diventano così un ulteriore elemento décor.

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La cucina senza pensili, ma con le mensole

Come arredare un piccolo terrazzo

Dalla zona giorno si accede al terrazzino, un piccolo angolo di relax sfruttato al centimetro dato che vi trovano posto un tavolino per due, un divanetto e una poltrona. Nonché le piante, tra cui un gelsomino rampicante in vaso. D’estate si aggiungono una tenda e delle arelle di bambù.

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“Forse risulta un po’ affollato, ma ha tutto quello che mi serve per godermelo appieno. Il mio sogno sarebbe quello di ricreare una piccola giungla ma dovrò rassegnarmi al fatto che il mio pollice verde stia ultimamente diventando sempre più nero. Di certo è buona cosa studiare bene l’orientamento del terrazzo per poter scegliere le piante più adatte.

Il mio è orientato a ovest e per via delle molte ore di sole a cui si espone soprattutto d’estate ho scelto piante che si adattano bene a climi caldi, come piante grasse, cactus e sempreverdi resistenti agli sbalzi di temperatura”.

Arredare con le piante

A proposito di pollice verde o nero e di piante, queste ultime rappresentano un elemento di benessere e anche decorativo dentro o fuori casa, come in terrazzi e balconi, di cui tenere conto anche quando si arredano piccoli spazi.

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Le piante di Milo hanno tutte un nome. Qui, da sx: Toni (il Falangio), Solange (la Tradescantia) e Teresa (la Monstera)

Ciò che mi ha da sempre colpito in Milo è l’originalità dei nomi dati alle sue piante, come Teresa la Monstera, Liza, detta Minelli per la Pachira, e ancora Toni per il Falangio e Solange per la Tradescantia, solo per citarne alcuni. Troppo forte!

Come arredare la zona notte di un bilocale di 50 mq

Dalla zona giorno si passa al bagno e alla camera da letto. Per questi ambienti Milo ha scelto colori chiari, come le piastrelle diamantate bianche del bagno (di Leroy Merlin), protagoniste, assieme alla carta da parati con le palme.

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Il mobile bagno è di Ikea, poi però “hackerato” nelle ante

Nella camera da letto elementi vintage come l’abat-jour fungo in vetro di Murano, tornate molto in voga ultimamente, comodini anni ‘50, un grande quadro che rappresenta una sirena, realizzato dall’artista, nonché sua cara amica, Ilaria Grin. Nella stessa stanza Milo ha ricavato un angolo studio, con scrivania (frutto di un veloce fai da te) e libreria.

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La camera da letto

Mixare chic, vintage e pop per arredare un bilocale

Attualmente Milo abita da solo nel suo bilocale, dopo diversi anni di convivenza con il suo compagno e con un cane che da qualche mese purtroppo non c’è più. Il compagno invece c’è ancora, anche se si è trasferito in un’altra casa, in centro a Brescia.

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Nicola di @hishomesession

Hishomesession è il nome del profilo Instagram che racconta, in una sorta di progetto parallelo a myhomesession, l’appartamento (sempre mini) di Nicola, che di lavoro fa il social media manager.

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La camera di Nicola con l’iconico componibile della Kartell come comodino, le lucine (belle ormai in tutte le stagioni) e i tessili “grafici” del letto che danno carattere all’intera stanza
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Una casa completamente diversa dalla mia, dal sapore chic e dai colori più tenui, dove vintage e pop si incontrano e dove sono confluiti alcuni elementi di arredo che in passato erano transitati da myhomesession.

Insomma, un po’ del mio zampino ce lo metto, ma le scelte e lo stile vengono dettate unicamente da Nicola che, anche senza volerlo, negli ultimi anni ha assorbito buona parte della mia passione per l’arredamento, oltre a sopportare tutte le mie indecisioni sulle scelte di colori, materiali, disposizione dei mobili. Insomma tutte le mie ossessioni. Che sono diventate un po’ anche le sue.

Le cose che amo di più della sua casa? Senza dubbio la grande vetrata della cucina e i pavimenti in graniglia dell’epoca”.

I vantaggi di vivere in un piccolo bilocale

Si conclude qui questo nostro viaggio nella “botte piccola dal vino buono”, ovvero nel mondo delle case dalle metrature poco generose ma con tanto stile da vendere. E lo facciamo lasciando ancora una volta a Milo la parola, che ci racconta i vantaggi di vivere in un piccolo bilocale.

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“A volte penso a come sarebbe tutto più semplice se la mia casa avesse delle metrature più ampie. Ma poi penso che in fin dei conti avere una casa piccola ha i suoi vantaggi: meno soluzioni di arredo tra cui scegliere, meno tempo da dedicare alle pulizie, meno spese per riscaldamento e un ambiente che anche con pochi mobili può diventare accogliente”.

Andrea, alias Milo, racconta la sua casa e le continue trasformazioni con andirivieni di mobili ed elementi di arredo e decorazione sul suo profilo Instagram myhomesession

Voi, cosa ne pensate: meglio vivere in case grandi o piccole? Vi è piaciuto l’home tour nel bilocale di Milo e la sbirciatina anche nel mini appartamento di Nicola? C’è qualche spunto che vi ha maggiormente colpito? Vi leggo nei commenti!

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